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Quando si forma una nuova coppia la prima cosa da fare e' quella di verificarne la compatibilità' tra i soggetti. E' abbastanza frequente trovare due soggetti che di primo impatto si dimostrano ostili l'un l'altro. Il problema si risolve mettendo il divisorio nella gabbia, lasciando divisi i soggetti per almeno una settimana dieci giorni, naturalmente osservando bene il comportamento nel momento in cui si rimettono insieme.

Una volta che si è sicuri della completa accettazione dei riproduttori da noi scelti, siamo pronti per affrontare il nostro periodo riproduttivo. Questo iter è necessario solo nella formazione di una nuova coppia, per le coppie che si sono già riprodotte almeno una volta si procede direttamente alla fase riproduttiva.

E’ utile somministrare un integratore vitaminico a base di vitamina E almeno per una decina di giorni prima di mettere i nidi. La vitamina E stimola l'apparato riproduttivo e determina una maggiore fecondità.

Prima di posizionare il nido è consigliabile collocare sul fondo dello stesso uno strato di truccioli o di fieno per conigli allo scopo di evitare che le uova vengano deposte direttamente sul legno. Capita con frequenza che nelle giovani coppie la femmina dimostri una certa pigrizia o inesperienza nella costruzione del nido.  

Fornire inoltre rametti di salice verde, eucalipto, o ulivo posizionandoli nel fondo della gabbia.  La femmina nei roseicollis strappando dei lembi di corteccia, e infilandoli sotto le piume del codrione li trasporta nel nido e contribuisce all’imbottitura da noi preventivamente fatta.

La deposizione delle uova avviene a giorni alterni e ne vengono deposte da 4 a 7. Il periodo di incubazione e' di 23 giorni a partire dal giorno di deposizione del secondo uovo.  Dopo 8/10 giorni dall'inizio della cova e' possibile, con l'ausilio dello sperauova, verificare la fecondità dell'uovo.

Bianco o non fecondo
Bianco o non fecondo
Fecondo 5°-6° giorno
Fecondo 5°-6° giorno
Fecondo a stadio avanzato di cova
Fecondo a stadio avanzato di cova

Dalla deposizione dell'ultimo uovo è consigliabile cessare di fornire il salice per evitare che la femmina si trattenga a lungo fuori dal nido raffreddando, in tal modo, le uova.

É  consigliabile al momento della schiusa delle uova asportare tempestivamente i mezzi gusci per evitare che si incastrino dentro alle uova ancora da schiudere impedendo ai pulli di bucare il guscio.

É importante controllare costantemente la nidiata e verificare che i genitori alimentino con regolarità i pulli, verificando che i gozzi dei piccoli siano ben gonfi.

Pullo di pochi giorni con in evidenza gozzo gonfio
Pullo di pochi giorni con in evidenza gozzo gonfio

Il regolare controllo ci darà l'opportunità di verificare che i piccoli non vengano picati, non è raro che femmine spinte dal desiderio di una nuova cova pichino i pulli arrivando in alcuni casi anche all'uccisione dei piccoli.

Quando i pulli sono bene implumati è opportuno sostituire il contenuto del nido. L'umidità causata dal salice verde e dalle feci dei piccoli crea l'ambiente ottimale per la nascita e lo sviluppo di muffe, batteri etc. e' bene quindi sostituire il contenuto del nido con truccioli o fieno pulito.

Dopo 55-60 giorni dalla nascita i pulli dovrebbero essere autosufficienti però sovente capita che continuino a prendere il cibo dal padre anche ben oltre il predetto periodo. É importante somministrare spighe di panico a volontà e non fare mai mancare pastoncino all’uovo.

Una volta che dimostrano totale autosufficienza alimentare, trasferire i novelli in una voliera sufficientemente ampia per permettere ai piccoli di poter esercitarsi in piccoli voli.

Condizione indispensabile per un buon sviluppo muscolare.